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Fiori di Bach: Wild Oat


Descrizione originale di Bach Per quelli che ambiscono a realizzare qualcosa di importante nella vita, che vogliono acquisire molta esperienza e gioire di tutto ciò che è loro possibile, vivendo pienamente. La difficoltà per queste persone sta nel decidere quale occupazione seguire, perché sebbene le loro ambizioni siano forti, non sentono alcuna vocazione particolare. Ciò può causare perdita di tempo e insoddisfazione.

Parole chiave: Incertezza, scoraggiamento, insoddisfazione per vocazione incerta, dispersione, vuoto esistenziale, disorientamento.

Wild Oat come stato Wild Oat non è un tipo di persona, ma rappresenta momenti o tappe della vita in cui diventa necessario orientarsi nella giusta direzione. In questo stato, si prova un’insoddisfazione profonda, la sensazione che la vita scorra in lontananza e che si stia andando alla deriva senza trovare il proprio posto. E’ molto più facile capire questo processo con le parole: vuoto esistenziale. La società occidentale moderna è una grande produttrice di Wild Oat. Il consumo indiscriminato e l’accumulo di guadagni costituiscono le fonti di motivazione e pertanto il significato dell’esistenza. Ma questo surrogato non rappresenta uno stimolo sufficiente per una gran parte della popolazione, soprattutto quando queste persone, pur raggiungendo alcune di queste mete, continuano comunque a sentirsi incomplete. Qualche autore ha definito Wild Oat “l’eterno apprendista, che è sempre alla ricerca e non trova mai la meta”. Sono molto comuni in Wild Oat espressioni come “Cercare o trovare me stesso”, “realizzarmi” ecc.. In Wild Oat c’è molta dispersione. E’ evidente che, nella maggior parte dei casi, chi soffre di questo non è consapevole della sua vera origine ed è più probabile che ricerchi la causa dell’insoddisfazione nelle cose materiali. Naturalmente è più comodo dare la colpa al lavoro, al partner, al potere d’acquisto, ai genitori, ai figli, alla città di residenza ecc. Sotto l’impulso dell’insoddisfazione si abbandonano precipitosamente lavori in cui ci si sente arenati, arrabbiati o infelici, per intraprendere progetti autonomi che in teoria permetterebbero di raggiungere maggior felicità e realizzazione personale o, almeno, libertà. Questa prassi non sempre funziona, perché a volte si prendono tali decisioni più come fuga da una situazione in cui si sente di non avere risorse personali, che come una meta o un’iniziativa frutto di una sana evoluzione personale. In altre parole, si idealizza la meta futura come pretesto per evadere da un presente complicato. Sicuramente, questo non funziona quasi mai. E’ interessante notare che spesso l’assunzione di Wild Oat aiuta a vedere con chiarezza che il proprio posto è in un altro lavoro o in un altro Paese, tuttavia molto sovente favorisce la percezione del presente con più obiettività. Questo può farci prorogare scadenze che ci siamo fissati per prendere decisioni importanti o farci rimanere invece proprio dove siamo, sostenuti però da una visione più obiettiva e positiva della nostra situazione attuale. Un uso assai noto di Wild Oat è quello “vocazionale”. Si tratta cioè di un fiore molto efficace per gli adolescenti che devono scegliere una professione. Questo uso dell’essenza è perfettamente correlabile con tutto quanto abbiamo detto finora.

Livello spirituale La genesi e la “sintomatologia” dello stato Wild Oat potrebbe essere benissimo la seguente: secondo la visione filosofica di Bach, l’anima cerca attraverso l’intuizione di guidare la personalità verso la perfezione e l’apprendimento. Quando questa si allontana dalla guida dell’anima può sperimentare il vuoto esistenziale di cui abbiamo parlato, l’insoddisfazione e di conseguenza lo scoraggiamento e l’incertezza, sintomi della mancanza di senso e risposte che ci facciano sentire parti integranti e significative di un tutto. Questa situazione, nello stesso tempo, porta a una sensazione di sradicamento inspiegabile per la mente, che oltretutto può renderci vulnerabili a influenze esterne ancor più disorientanti. Assumendo l’essenza, potremmo dire che la personalità diventa nuovamente permeabile alle informazioni dell’anima, rendendoci più facile riconoscere la strada. Sposta cioè l’orientamento della ricerca dall’esterno verso l’interno. A seconda del messaggio dell’anima, l’assunzione di Wild Oat può indurci a cambiare e prendere decisioni cruciali che ci allontanano dalle nostre attività attuali oppure, come abbiamo visto più in generale nel livello precedente, ci permette di vedere che l’apprendimento spirituale si sta verificando nel luogo in cui ci troviamo. Nonostante il distacco tra anima e personalità, la prima continua a mandare informazioni alla seconda, ma quest’ultima le traduce in modo superficiale nella forma seguente: “Muoviti! Cerca, fai qualcosa!” Wild Oat aiuta a canalizzare l’energia della ricerca verso l’interno, insegnandoci che non è necessario essere qualcuno di importante o di speciale in questa vita. Ci mostra che la soluzione sta dentro di noi, che possiamo sempre costruire momenti nuovi e migliori perché abbiamo il potere di trasformarci, un giorno, in noi stessi. Wild Oat apporta serenità, chiarezza e sicurezza e ci aiuta ad agire intuitivamente, secondo i suggerimenti dell’anima. Per Bach, la lezione che siamo venuti ad apprendere si impara qui e ora, in modo che, come altri fiori del sistema, l’assunzione di Wild Oat ci allontani da programmazioni e chimere a lungo termine. L’essenza aiuta a mettere radici e a trovare senso e significato in quello che stiamo facendo proprio ora. Inoltre favorisce lo sviluppo di importanti abilità dell’intelligenza emozionale, come l’iniziativa e la capacità di automotivazione. Wild Oat è uno dei catalizzatori fondamentali indicati da Bach.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

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©2022 SPIRIT Blog di Cristin Gioia Naldi



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