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Fiori di Bach: Heather



Descrizione originale di Bach Per chi cerca continuamente la compagnia di qualcuno disponibile, perché ha bisogno di discutere i propri affari con gli altri, chiunque essi siano. Si sentono molto infelici se devono restare soli per un certo periodo di tempo.

Parola chiave: esagerato autoaccentramento, carenza affettiva, egoismo, loquacità eccessiva e scarsa capacità di ascolto, paura della solitudine, ansia e angoscia, drammaticità, istrionismo.

Livello tipologico In Heather lo schema è quello dell’autoaccentramento esagerato. L’espressione emozionale è sfrenata, melodrammatica, stravagante, chiaramente eccessiva. Heather è molto teatrale. Ha bisogno di essere al centro dell’attenzione a tutti i costi e se non ci riesce, si irrita, si rattrista o prova invidia per chiunque lo sia in quel momento. Dimostra una grave mancanza di affetto e un vuoto interiore che si può trasformare in panico rispetto alla solitudine o, come minimo, in vari livelli di ansia e angoscia. Questa insicurezza e instabilità profonde determinano un esagerato atteggiamento di richiesta di affetto, che sfocia in una richiesta di attenzione oltre ogni misura. Parlano troppo e non sono selettivi con i loro interlocutori. Naturalmente non ascoltano. Il dialogo è unidirezionale, oltre che esagerato, e gira intorno ai loro problemi, sintomi, storia personale, meriti, risultati, bisogni, fantasie e ogni tipo di banalità. Di solito abusano di accrescitivi e aggettivi magniloquenti, oltre che di quelli pretenziosamente sofisticati. La funzione del loro interlocutore sembra quella di ascoltare senza tregua, fino a rimanere completamente devitalizzato. Di fatto, Heather è stato definito un vero e proprio “vampiro energetico”, motivo per cui molti lo evitano. Di solito le sue vittime sono i familiari più prossimi o le persone che non dispongono dell’energia o assertività sufficienti per porgli dei limiti. Come richiesta di attenzione, molti Heather ricorrono a un comportamento sessuale inadeguato, seduttore e provocatorio. Si preoccupano eccessivamente di avere un aspetto attraente e desiderabile e per riuscirci possono alternare un ruolo ingenuo e innocente ad altri che reputano più sofisticati. In realtà, questa esagerazione nel modo di presentarsi sovente li fa risultare stravaganti e perfino ridicoli. Le carenze citate producono negli Heather una bassa autostima e di conseguenza la paura dell’abbandono. Per compensare tutto ciò, costruiscono un’immagine di sè che risulta affascinante, di forte impatto e desiderabile, per cui ritengono giustificato essere al centro dell’attenzione. In questo investono tutta la loro energia, curando troppo – come abbiamo detto – l’aspetto fisico, l’abbigliamento, ecc. E benchè risultare attraente e desiderabile in molti casi sia possibile, soprattutto se si tratta di persone giovani e belle, il tempo gioca a loro sfavore, perchè potranno sempre essere detronizzate da qualcuno più giovane e attraente. Conviene sapere però che i loro giochi di seduzione non reggono, perchè portano sempre alla promiscuità, anzi la maggior parte degli Heather soffre di una forte repressione sessuale e preferisce l’insinuazione e la provocazione alla relazione diretta. Per loro è importante avere la possibilità di molti pretendenti, più che di rapporti impegnativi, per cui preferiscono fare i seduttori farfalloni, piuttosto che vivere le monotone dinamiche di coppia. Poichè pensano di aver bisogno di una stimolazione costante, si annoiano e, se possono, cambiano frequentemente partner e amicizie. Nonostante la superficialità, gli Heather credono che le loro relazioni siano molto più intime di quanto sono in reatà, dato che agiscono quasi sempre in modo volubile. Ma spesso la gente si stanca di loro e si offende, cosa che vivono come una tragedia greca, perchè sono fortemente dipendenti e temono il rifiuto. Quando le amicizie o i mariti/mogli (o quasi) decido di allontanarsi, gli Heather reagiscono violentemente con atteggiamenti esplosivi o di rabbia, arrivando persino a minacciare di suicidarsi o a inscenare tentativi di suicidio, oppure molte volte si deprimono. Tutto quello che abbiamo osservato finora è accompagnato da una teatralità così abile che molti attori vorrebbero possedere. In ogni caso, sono molto esigenti con gli altri e, come a questo punto si sarà dedotto, estremamente egoisti. Nella loro ricerca di attenzione, oltre a quelle seduttive già menzionate, tutte le strategie sono valide, per esempio risate molto acute simili a nitriti o soffocamenti, starnuti come bramiti, attacchi di tosse che sembrano urla ecc. Per quanto riguarda l’abbigliamento, oltre a vestire abiti seducenti, possono ricorrere a tenute strampalate e persino ridicole. Non è strano quindi che generino avversione e antipatia immediata in molte persone. Un’altra forma utile per richiamare l’attenzione è il ricorso a certi sintomi e malattie, perchè a livello sociale esiste l’obbligo di assistere e soccorrere i malati. Spesso dichiarano di provare ansia, con una propensione a sviluppare fobie di ogni tipo e attacchi di panico, cosa che li rende ancora più dipendenti dagli altri. Molti sono ipocondriaci, perciò sfiniscono ed esasperano il personale sanitario e i loro familiari con le loro esagerazioni e richieste di esami diagnostici. Gli Heather sono troppo superficiali e volubili nel loro stato animico e nel comportamento, troppo poco introspettivi e senza un’identità interiore definita. Non tutti però sono ingenui e innocenti, alcuni sono maliziosi, astuti, intriganti e manipolatori. Nonostante ciò, solitamente hanno un punto in comune: la tendenza a dimenticare o a non elaborare quello che risulta doloroso attraverso quel chiaro meccanismo di difesa che è la dissociazione. Le società moderne industrializzate stimolano notevolmente l’individualismo e l’egoismo rispetto ad altri valori collettivi, per questo sono un fertile terreno ideale per lo sviluppo di tipologie Heather. Questa tipologia potrebbe essere il risultato di qualche genitore assente o carente nell’educazione, soprattutto la madre. Altre volte i meccanismi indicano una serie di strategie apprese nell’infanzia per contendersi con i fratelli l’attenzione e la cura dei genitori. In altri, sembra la risposta a un’educazione carente di limiti e disciplina.

Heather come stato I bambini piccoli attraversano periodi Heather che si potrebbero definire biologici, ma il problema è che la richiesta di attenzione non esaudita può deviare nello sviluppo di comportamenti antisociali e anche delittuosi, che hanno per oggetto appunto il richiamare l’attenzione dei genitori e degli educatori. “Preferisco che mi cerchi la polizia, piuttosto che non mi cerchi nessuno.” Qualsiasi adulto con una capacità emozionale media può attraversare un periodo di richiesta di attenzione che si concretizza in bisogno di affetto sproporzionato. Infine alcuni anziani sono soggetti a una maggiore richiesta di attenzione. In questi casi, le malattie e i sintomi di cui solitamente soffrono possono alimentare questo modello di autoaccentramento.

Livello spirituale L’eccessivo autoaccentramento costituisce un grave fattore involutivo, anche se camuffato da un’apparente vernice di crescita personale. In un certo senso, ci si può evolvere spiritualmente solo dimenticandosi un pò di se stessi, almeno degli elementi più egoici. L’autosservazione in Heather è sempre “ombelicale”, proviene dall’Io, basandosi sui suoi bisogni immediati di attenzione e intrattenimento, e non da una posizione distanziata e obiettiva (una metaposizione). La società occidentale attuale è molto influenzata dalla cultura Heather e non è strano infatti che molti presunti percorsi di crescita spirituale siano contaminati da questo modello: corsi, laboratori, congressi e anche terapie Heather. In Heather, tutte le competenze dell’intelligenza emozionale intrapersonale sono carenti: autocoscienza, autocontrollo e motivazione. La capacità di empatia brilla per la sua assenza. Come osserva la Scheffer: “Le persone in stato Heather negativo devono evolvere dal bambino bisognoso che vuole solo avere all’adulto che può anche dare.” Indubbiamente il cammino che porta al miglioramento per loro è arduo e doloroso. Ci vuole molto coraggio per farsi carico di un impressionante vuoto interiore pieno di fantasmi minacciosi. Tuttavia vivere questa vita così artificiale e drammatica può sembrare una tortura anche maggiore che accettare quel vuoto. Sicuramente Heather deve prima morire metaforicamente per rinascere dalle sue ceneri e seguire i dettami dell’anima, sperimentare in modo consapevole, e soprattutto paziente, la desolazione inquieta per cominciare a vivere davvero le sue vere emozioni, senza dar vita a personaggi di plastica, senza pretese, costruendo se stesso in modo emozionalmente ecologico.

Heather interiore A volte alcune malattie o circostanze della vita, per esempio un cancro, una serie di sintomi ansiosi, una rottura affettiva (“la mia solitudine, il mio dolore, la mia tristezza”), diventano il centro dell’attenzione della vita di una persona, e spesso della sua famiglia. Questo individuo può non rispondere al profilo esteriore di Heather, cioè non essere chiaccherone, non avere problemi di mancanza affettiva, non desiderare di essere al centro dell’attenzione. Si tratta allora di casi di Heather interiore, in cui l’assunzione del rimedio è molto appropriata, perché aumenta la probabilità che la malattia o la situazione in questione non sia più il tema centrale nella vita di una persona e si sposti in secondo piano, ottenendo un miglioramento. In un certo senso, è come se il prototipo più insopportabile, quello della persona che non smette di parlare e richiamare l’attenzione, si fosse fatto più piccolo, come una specie di mini Io, penetrando in qualche parte del nostro organismo (o della nostra mente) e cercando disperatamente di richiamare l’attenzione. E’ più comune incontrare casi di Heather interiore che di Heather puro.

Abstract: Ricardo Orozco – opere


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