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Fiori di Bach: Honeysuckle



Descrizione originale di Bach Per quelli che vivono immersi nel passato, che forse fu un periodo di grande felicità, o nel ricordo di un amico perduto o di ambizioni non realizzate. Ormai non si aspettano felicità più grandi di quelle che hanno già provato.

Parole chiave: Eccessivo peso del passato (lontano o recente, piacevole o spiacevole), nostalgia, ostinazione a vivere nel passato.

Honeysuckle come stato In Honeysuckle esiste un’eccessiva dipendenza dal passato, che impedisce di vivere il presente con libertà, o almeno di essere completamente motivato e attivo nel qui e ora. Si tratta di un modello misto, sia emozionale che mentale, in cui possiamo differenziare due tipi di stati. Il primo – volontario – è quello classico, descritto nella maggioranza dei testi floreali. Ci troviamo davanti a una persona di solito di una certa età, che esalta il passato a scapito del presente. Non si aspetta più niente dal presente, né tanto meno dal futuro, la sua “epoca d’oro” ormai è trascorsa e, naturalmente, allora tutto era migliore di oggi: i tempi, la gente, i costumi ecc. Il suo ragionamento può essere molto ripetitivo, con continui riferimenti al passato. Esistono persone talmente ancorate al passato che possono pettinarsi o vestirsi come 30 anni prima e perfino cambiare il tempo verbale dal passato al presente in qualche punto della narrazione. Il secondo tipo di Honeysuckle, meno citato nella letteratura floreale, è quello involontario, dove il passato spiacevole, traumatico, doloroso, irrompe nella vita di una persona per riscuotere i conti in sospeso. Possono essere traumi diversi, incidenti, aggressioni, morti, rotture sentimentali, carenze affettive, umiliazioni, errori. L’assunzione di Honeysuckle non aiuta solo a superare situazioni del passato remoto, ma lo si raccomanda vivamente anche nelle rotture affettive recenti, morte delle persone care e altri casi in cui sia necessario trattare il distacco affettivo. Di solito è molto utile nei bambini piccoli quando cominciano ad andare all’asilo, in persone che emigrano dal loro Paese d’origine e in tutto quello che si riferisce ad un passato molto prossimo. In generale, Honeysuckle è sempre stata considerata un’essenza che tratta principalmente il peso eccessivo del passato emozionale. Tuttavia, non bisogna sottovalutare il suo effetto sulla mente, come per esempio il suo aiuto quando è necessario relativizzare il peso di convinzioni troppo rigide e immobiliste. L’essenza può essere utile come fiore secondario nei processi di disintossicazione da varie sostanze, poichè aiuta a non voltarsi indietro quando nasce la tentazione. In sostanza, Honeysuckle è applicabile a qualsiasi stato in cui si ha l’impulso di tornare al passato, come ricadere in una relazione affettiva già esaurita e per un’infinità di situazioni analoghe. Un’altra applicazione interessante, anche se poco conosciuta, è l’assunzione di Honeysuckle per colmare dei vuoti di memoria che hanno lasciato pendenze da risolvere. Come si può notare, in alcuni casi l’assunzione dell’essenza ci aiuta a superare (non a dimenticare) situazioni del passato, spostando in secondo piano il superfluo, mentre in altre occasioni rende più facile riportare alla mente quello che era archiviato nell’oblio senza essere stato risolto. Ricordiamo le parole di Bach:”L’assunzione di Honeysuckle allontana dalla coscienza ogni angoscia e preoccupazione del passato. Neutralizza l’influenza, i desideri e la nostalgia dei tempi passati e ci riporta al presente”. Potremmo considerarla come un buon catalizzatore, perché, aiutandoci a liberarci dalla zavorra del passato, ci alleggerisce e ci predispone ad affrontare il presente con strumenti e risorse più versatili e attuali. Indubbiamente questa flessibilità accelera qualsiasi trattamento.

Livello spirituale Indubbiamente il passato rappresenta un punto di riferimento imprescindibile nel processo di apprendimento e pertanto dell’evoluzione, ma il passato è utile a patto che non vi rimaniamo aggrappati. Come indica Bach, dobbiamo rimanere assolutamente lucidi e liberi per poter apprendere le lezioni che ci riserva la vita “in questo giorno di scuola”, da qui l’importanza che la mente sia ben ricettiva ai messaggi dell’anima. I vari condizionamenti del passato, l’educazione, le convinzioni negative, gli insegnamenti trasmessi in modo errato possono impedirci di rimanere del tutto presenti nel qui e ora o farci percepire gli insegnamenti più spirituali in modo deformato. Tutto ciò danneggerà il nostro livello di autocoscienza e potrà ostacolare la flessibilità e libertà necessarie per disporre delle risorse che conducono a un apprendimento migliore. Come suggerisce giustamente la Scheffer, voltarsi indietro può rappresentare l’immobilità che impedisce di continuare il nostro cammino.

Astract: Ricardo Orozco – opere


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©2022 SPIRIT Blog di Cristin Gioia Naldi


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