NUMEROLOGIA CINESE
- Cristin Gioia Naldi
- 11 ago
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La numerologia cinese, ci insegna che tutto nell’universo è permeato dal ritmo ciclico dello Yin e dello Yang. Queste due forze opposte e complementari non sono in conflitto, ma si rincorrono, si sostengono e si trasformano l’una nell’altra.
Quando lo Yang raggiunge il suo apice, già custodisce in sé il seme dello Yin. E quando lo Yin tocca il massimo della sua espressione, inevitabilmente lascia spazio allo Yang. Nulla è statico: ogni culmine porta con sé il germe del cambiamento.
In questo flusso continuo, i numeri diventano veri e propri portatori di livelli diversi di energia, dal più denso e concreto al più sottile ed evoluto. Anche la forma più materiale contiene in sé un’espressione ancora non manifestata.
Ecco perché la numerologia è molto più di un gioco simbolico, è uno strumento di trasformazione profonda, che coinvolge la vita reale, non una spiritualità disincarnata o illusoria.
Come ricorda Jung, “non si raggiunge la luce immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità”. Le difficoltà e le gioie si completano e si armonizzano. Non possiamo fuggire le sfide: fanno parte del cammino.
Per la visione cinese, l’illuminazione non significa ritirarsi dal mondo, ma vivere pienamente nel mondo. Il risveglio non è fatto di idealizzazioni, fantasie o pura meditazione: avviene dentro le attività quotidiane. Anzi, la vita di tutti i giorni non è solo la via verso l’illuminazione: è l’illuminazione stessa.
Vivere in modo naturale e spontaneo è il cuore di questa saggezza. Ma riconquistare la spontaneità della nostra natura originaria non è facile: richiede pratica, ascolto e pazienza. I numeri sono come un libro antico: imparando a leggerlo, impariamo a leggere noi stessi, e così il cerchio dello Yin e dello Yang continua a fluire dentro e fuori di noi.
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