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GHIMEL TERZA LETTERA EBRAICA


Ghimel è la terza Lettera dell’alfabeto ebraico e il suo valore numerico è 3, in risonanza con Lamed (30) e Scin (300). La sua luce calda e potente esprime la GRAZIA, il dono, la generosità infinita di Dio.


Il tre è il numero della trasmutazione dell’energia creatrice, è la realizzazione delle nostre aspirazioni e idee, nel tre si trova lo Spirito Santo, colui che ci illumina, colui che ci insegna la Legge. E’ un numero perfetto, espressione della Totalità, del compimento. Il tre esprime il mistero di un superamento, di una sintesi, di una riconciliazione, di una unione, designa i livelli della vita umana, materiale, razionale, spirituale o divino e le tre fasi dell’evoluzione mistica: la purificazione, l’illuminazione, la congiunzione con Dio.


Il valore numerico tre e la sua forma a treppiede rappresenta lo stato di solidità ed equilibrio raggiunti dopo il superamento della dualità della Bet. Ogni struttura diventa stabile se poggia su tre elementi. Le prime tre Lettere Alef, Bet e Ghimel possono essere vissute come una trinità. La Alef che rappresenta il principio creativo e la Bet il recipiente, il terreno fertile ad esso destinato in cui Ghimel rappresenta il principio del Figlio. Questo principio cristico è collegato all’Amore e alla Grazia.


Ghimel significa cammello, simbolo importante e prezioso nei paesi desertici, perché il cammello è l’animale capace di attraversare il deserto, portando con sé la propria riserva di acqua. Diventare Ghimel significa dunque trovare in sé la Sorgente d’acqua pura che si offre ai viaggiatori assetati.


Questa potente Lettera può aiutarci a scegliere di essere canale del dono permanente della Luce che si riversa in tutto ciò che esiste. L’attributo del dono ci ricorda prima di tutto di offrirci interamente alla Luce, per poter compiere la Volontà della nostra realtà divina e non quella del nostro piccolo io.

Ghimel ci esorta all’azione, a non restare fermi nella nostra zona confort, perché solo così, anche se è difficile affrontare l’ignoto, si può progredire e crescere, accompagnati dalla fiducia che qualcosa di superiore ci guiderà. Ci sprona a crescere, a metterci in cammino verso la parte più vera di noi stessi, ad abbandonare le vecchie convinzioni e i condizionamenti che ci hanno impedito di essere quello che siamo veramente.

Ci ricorda che è giunto il momento di costruire dei ponti con il mondo esterno per condividere i nostri doni, i nostri talenti, le nostre conoscenze e quello che possediamo.


Il DONARE senza aspettativa e senza voler nulla in cambio è fonte di grande arricchimento spirituale ma ricordiamoci che per donare all’altro dobbiamo imparare a donare a noi stessi.


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©2022 SPIRIT Blog di Cristin Gioia Naldi


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