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LA MAPPA NUMEROLOGICA


La lettura di una mappa numerologica va ben oltre l’attuale tendenza di sostituire la quantità con la qualità e di affidare la lettura a programmi prestabiliti che offrono “interpretazioni” superficiali e, forse, anche inutili. Si tratta di un lavoro più raffinato e complesso, della capacità di sintonizzarsi, comprendere e interpretare i temi maggiori della vita di una persona. Le persone non hanno bisogno di confusione, di infiniti dettagli o di congetture insignificanti ma, al contrario, di trovare chiarezza ed essenzialità.

Parliamo di una mappa della psiche dell’individuo, di una sorta di progetto, un seme, un modello delle energie e delle pulsioni che formano ogni persona. Traccia un potenziale nella stessa misura in cui un seme produrrà potenzialmente una pianta. Certo è che se il seme lo appoggiamo su un tavolo o lo teniamo in mano non svilupperà nulla ma se viene coltivato con cura, nutrito, concimato, annaffiato e esposto alla luce si trasformerà in un meraviglioso albero ed ecco che la direzione contenuta nel seme si manifesterà.

Cosa significa questo? Che nessuno può lavorare per noi, come nessuno può respirare per noi. Non ci sono terapeuti, tecniche o approcci che si sostituiscono a noi con soluzioni magiche ma è solo ed esclusivamente nostra responsabilità prenderci cura delle nostre ferite, dei nostri schemi e dei nostri potenziali, perché sempre a noi dobbiamo fare ritorno.

La numerologia non è certo una religione o un dogma ma semplicemente un trampolino verso una maggior conoscenza di sé e dell’insieme di energie che operano “in” e “attraverso” di noi per poterci sintonizzare con il nostro naturale e intimo ritmo.

Se non abbiamo una traccia su ciò che accade dentro di noi continueremo ad attrarre persone, situazioni che risuonano con le nostre “sfocature”. Come scrive Rainer Maria Rilke: “Ciò che è dentro ci circonda”.

Tutto ciò che compone l’intimo di una persona, dalle emozioni, a fantasie, desideri, pulsioni, conflitti ecc. è come una calamita che attrae dall’esterno la stessa nota o la stessa vibrazione, per questo è fondamentale assumerci la responsabilità di ciò che accade e partecipare alla creazione del nostro vero, originario mondo.

Più siamo inconsapevoli della nostra natura più siamo sottomessi da energie inconsce che ci guidano a nostra insaputa ma più consapevoli siamo più scelte abbiamo. Possiamo riscoprire il “Sole” in noi stessi e negli altri solo se siamo pronti e preparati ad incontrarne anche l’”Ombra” . Ogni cosa nella materia si presenta nella sua duplice forma e solo attraversando il nostro completo paesaggio interiore possiamo conoscere noi stessi per poi cambiare, crescere e trasformare o trascendere parti di noi.

Concludo con una frase di Carl Gustav Jung: “Chi non impara nulla dai fatti spiacevoli della vita costringe la coscienza cosmica a riprodurli tante volte quante sono necessarie per apprendere ciò che insegna il dramma di ciò che è accaduto. Ciò che neghi ti sottomette; ciò che accetti ti trasforma”.


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