7.9.2025 ECLISSI DI LUNA TOTALE CON LUNA PIENA
- Cristin Gioia Naldi

- 6 set
- Tempo di lettura: 2 min

Questa Luna piena, accompagnata da un’eclissi, porta con sé l’energia del numero 7, simbolo di introspezione, raccoglimento e consapevolezza. È una Luna che non ci chiede di fare, ma di sentire. Non è tempo di agire o decidere, ètempo di fermarsi, di guardare dentro.
Non possiamo più continuare a correre, a controllare ogni cosa, a nasconderci dietro scuse o a fuggire da ciò che ci fa paura.
Questa Luna ci invita a prenderci una pausa per osservarci con lucidità: dove siamo? Chi stiamo diventando? Le situazioni che viviamo e le relazioni che ci circondano riflettono davvero ciò che siamo, ciò che vogliamo essere?
È il momento di porci domande, quelle che fanno un po’ male ma che liberano e di avere il coraggio di ascoltare le risposte, senza filtri, senza illusioni. Anche se non abbiamo tutte le certezze, possiamo iniziare a fidarci del silenzio, dello spazio vuoto dove spesso risiede la verità.
Siamo parte di un disegno più grande, anche quando non riusciamo a vederlo. Come una foglia fa parte dell’albero senza sapere dove finirà il ramo su cui cresce, anche noi siamo guidati da un senso che si rivela passo dopo passo.
Questa Luna è sostenuta dall’Angelo Yehuiah e accompagnata dall’energia del numero Archetipo 1, associato a Kether, la “Corona” dell’Albero della Vita, e alla lettera ebraica Aleph (א). È un’energia che ci ricorda che dentro ognuno di noi c’è una luce più grande, una verità che non ha bisogno di parole, ma di ascolto. Non siamo qui per reprimere ciò che ci fa paura, ma per portare luce proprio lì, dove ancora non osiamo guardare e Keter ci mette a disposizione luce ed energia per trasformare ciò che è trattenuto e illuminare le zone ancora oscure, liberarando un’energia che, seppur invisibile e immanifesta, c’è ed esiste.
Yehuiah ci sostiene in questo percorso e ci guida a guardare in profondità, anche nelle pieghe più scomode di noi stessi.
Guardarsi dentro può non essere facile. A volte preferiamo negare ciò che sentiamo, mettere da parte ciò che ci turba. Ma anche quando la vita sembra dura o piena di ostacoli, spesso è proprio lì che ci viene indicata la strada giusta. Serve solo fidarsi. Fiducia non significa rassegnazione, ma una scelta consapevole di accogliere ciò che accade come parte di un percorso che, prima o poi, ci svelerà il suo senso.
Ogni volta che ci opponiamo, che resistiamo, blocchiamo le energie e restiamo fermi nello stesso punto.
La lettera Aleph ci ricorda che il cambiamento parte da dentro. È tempo di trasformare reazioni istintive in azioni consapevoli, confusione in chiarezza, rumore in silenzio. È nel silenzio che la mente e il cuore possono finalmente incontrarsi, riconoscersi e dialogare nel respiro.
Come la Luna mostra il suo volto solo a chi sa attendere il buio, così anche noi ci riveliamo a noi stessi quando smettiamo di fuggire.
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