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DALET QUARTA LETTERA EBRAICA

Aggiornamento: 4 ago 2023


La Dalet è la quarta Lettera dell’alfabeto ebraico e il suo valore numerico è 4, in risonanza con Mem (40) e Tav (400). Dalet è la porta archetipica, la sua energia accompagna tutti gli stadi di trasformazione. E’ quella porta stretta che può essere oltrepassata soltanto se ci si spoglia di ciò che è vecchio.


Il quattro è il numero della materia: quattro punti cardinali, quattro stagioni, quattro elementi della materia (aria, acqua, terra, fuoco), quattro stadi della materia (solido, liquido, gassoso, igneo), quattro madri (Sara, Rachele, Lea, Rebecca). Quest’ultima corrispondenza del numero quattro la rende una delle lettere femminili dell’alfabeto.

Il quattro rappresenta il terrestre, la totalità del creato e del rivelato, caratterizza l’universo nella sua totalità. Attraverso la dimensione fisica si rivela la potenza creativa umana che completa quella divina.


Il quattro può anche essere simbolo di blocco, di prova, di prigione e la parola che lo esprime (delet) pare dirci che è una “porta”, un’apertura, una liberazione dalla prigione. Il quattro, la prova, la prigione si rivelano essere una matrice, perché, nel profondo, ciò che apparentemente è senza uscita è una porta per chi sa vedere. La porta, come il collo dell’utero, comporta la sosta iniziale nella matrice dove chi deve passare matura e acquisisce la propria maturità. Quando questa è raggiunta la vita entra in nuove strutture, un nuovo quattro che assicurerà una maturità ancora più elevata, e così all’infinito.

E’ il simbolo di un passaggio da una dimensione a un’altra, la difficoltà del passaggio dipende da noi, sicuramente difficile se ci ostiniamo a rimanere aggrappati alle abitudini, alle vecchie sofferenze o ai desideri personali.


La Dalet ha la forma di un uomo che si inchina per ricevere, esprime umiltà e abbassamento del proprio ego, necessari per chiedere aiuto. Sull’angolo in alto a destra è posata una Yod, un punto, simbolo di umiltà. Attraverso questa Lettera impariamo a ridimensionare il nostro ego e a saper ascoltare per riuscire a fare parte di una collettività con la quale condividere i nostri tesori anziché credere di sapere tutto con presunzione.


Ci suggerisce di prenderci cura del nostro sole interiore corrispondente al terzo centro energetico che ha sede nel plesso solare, la sede del potere personale e della stabilità, simbolo del nostro ego. E’ responsabile delle funzioni digestive, organiche ed emotive ed è la centrale elettrica del nostro organismo. La digestione è la trasformazione del cibo in energia vitale e delle esperienze negative in positive. L’energia del plesso solare in azione, dominata dall’energia del fuoco produce chiarezza e determinazione.


Uno dei significati della Dalet è “elevazione”, la Dalet ci insegna che è attraverso la diminuzione del proprio ego che si possono raggiungere livelli alti di consapevolezza che stimolano il giusto approccio alla conoscenza. L’uomo veramente saggio è consapevole di non sapere tutto ma proprio per questo è pronto ad imparare continuamente, a migliorarsi con umiltà e a mettersi in discussione ogni giorno.



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