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NUMERO 15

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Il numero 15 ha una vibrazione doppia e complessa. Da un lato, esprime grazia, arte, bellezza, talento nel comunicare, nel creare, nel sedurre. È associato alla fortuna, al successo materiale, alla capacità di attrarre abbondanza e sostegno.

Chi è sotto l’influenza del 15 (nella data di nascita o nel nome) spesso possiede una personalità brillante, una certa teatralità, e un dono naturale per la parola e le arti. Sa come presentarsi, come colpire l’immaginazione degli altri.

Ma se questa vibrazione si combina con numeri come il 4 o l’8, richiamerà tensioni, rigidità, fame di potere fino a diventare uno strumento di manipolazione. Il magnetismo diventa una

trappola, l’eloquenza si trasforma in controllo, il fascino in strategia.


Ecco perché il 15 è tanto incantevole quanto ambiguo, perché ti mette davanti al tuo potere

personale, a come lo usi, e a ciò che sei disposto a fare per ottenerlo. Tutto dipende se vissuto al servizio dello spirito o della personalità.


Da un punto di vista psicologico, se associamo il 15 all’arcano XV il Diavolo rappresenta le catene invisibili che ci autoimponiamo, abitudini, dipendenze, ruoli, rapporti disfunzionali.

Ci invita anche a chiederci: Chi ci tiene davvero legati?

Non sono le catene a fare il prigioniero, ma la convinzione di non potersi liberare.


Il Diavolo governa il regno della seduzione, del potere che passa attraverso il carisma, l’eloquenza, l’arte della persuasione. È la maschera sociale, l’immagine che incanta. Come ogni potere, può essere usato con finezza per ispirare o per dominare manipolando.

Nei tratti estremi, questa energia può degenerare in narcisismo, sociopatia, o a una vita vissuta esclusivamente in funzione del controllo sugli altri.

Nella sua forma sana, insegna a riconoscere

la propria forza magnetica e ad assumerla e viverla senza paura. Qui ci viene ricordato che per arrivare all’integrazione, non dobbiamo rinnegare il lato animalesco o primitivo ma accettarlo, onorarlo e guidarlo verso la sua evoluzione.


Il Diavolo è lo sciamano delle profondità, colui che rompe il sistema, che sfida la morale imposta, che non si fa intimorire dalla paura. Non è il caos fine a se stesso, é il principio che mette alla prova e che svela l’illusione.

Ci chiede: sei pronto a vedere?


Il suo regno è quello della verità scomoda, dell’istinto nudo, dell’intelligenza arcaica.

Il suo dono è la liberazione, la capacità di reggere la propria oscurità senza proiettarla sugli altri. Solo integrando questa forza si può passare al prossimo arcano, La Torre (XVI), la caduta delle strutture illusorie.

Ma senza prima affrontare il Diavolo, nessuna Torre può crollare, perché si continuerebbe

a costruire sulla sabbia dell’autoinganno.


Ci mette davanti alla nostra sete di potere, di piacere, di influenza, ci osserva e ci chiede: saprai usare ciò che hai? O ne sarai usato?


Il messaggio relativo alla quindicesima lettera ebraica, la Samek, è associato alla sfera del

sostegno, del supporto, della protezione.

Samek forma un anello, come un abbraccio o una prigione, protegge, ma può anche chiudere.

Anche qui vediamo l’ambivalenza del suo significato. È l’equilibrio tra sicurezza e dipendenza e tra contenimento e costrizione.

Il 15 ci ricorda di non chiuderci troppo nelle certezze mentali che danno false sicurezze ma di imparare a rivedere continuamente le proprie convinzioni, imparando a fluire con gli eventi della vita.

La lettera Samek, ci accompagna all’uscita del cerchio, ci aiuta ad attivare la forza dell’autoprotezione per ritrovare il nostro libero orientamento. Se abbiamo fiducia in noi

stessi e abbiamo raggiunto una sana maturità avremo la capacità di affrontare e risolvere problemi personali, a integrare e conciliare gli opposti e a crescere fino al completamento di un identità integra.


Samek, come l’arcano il Diavolo, ci accompagnano nella discesa, per imparare a distinguere ciò che ci incanta da ciò che ci nutre, e soprattutto, per aiutarci a reggere l’energia del nostro potere, senza fuggire da ciò che potremmo diventare.

Questa lettera indica la forza invisibile che ci sostiene, ma anche l’illusione che ci tiene legati.

Ci chiede: quali strutture ci proteggono davvero, e quali ci imprigionano?


Il 15, come vibrazione numerologica, e Samekh, come archetipo, ci parlano della stessa cosa, del

potere personale, quel centro da cui possiamo creare o distruggere. Sta a noi scegliere se restare incantati o svegliarci.


Cristin Gioia Naldi


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