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21 GIUGNO 2022 SOLSTIZIO D'ESTATE

Aggiornamento: 20 lug 2022


(immagine presa dal web)


Siamo davanti ad un bivio. Un bivio che presuppone una scelta. La scelta di assumerci la responsabilità di noi stessi. Dove siamo? Che direzione vogliamo prendere nella vita in questo momento? Giorno dopo giorno con difficoltà e immenso dolore abbiamo lentamente “distillato” nelle esperienze vissute la nostra natura essenziale ed intima, incorruttibile ed eterna, abbiamo cercato senza saperlo di ricomporre un equilibrio perso. Oggi non possiamo più permettere ad alcuno di oltrepassare quel confine, perché abbiamo compreso che tutto dipende da noi, che può partire solo da noi e dall’amore per noi stessi. La nostra unica e speciale forma non vuole più delegare all’altro, sacrificare, soffocare parti di se, si sta ricordando, non vuole più rinunciare, sente l’improrogabile necessità di viversi in un continuo movimento. Una forma che passo dopo passo si frantuma, disgrega e aggrega ad un livello diverso, sempre più raffinato di giro in giro, sempre ad una vibrazione diversa di passaggio in passaggio.

Secondo l’antica tradizione della numerologia cabalistica, l’Angelo Lanoiah ci ricorda che non possiamo più evadere o occultare ciò che ha bisogno di essere rivelato per la nostra “salvezza”. La vita terrena ci dona la possibilità di trasformare gli elementi vili in nobili attraverso un processo di dissoluzione e successivamente di ricomposizione. Abbiamo imparato ad accogliere la nostra vulnerabilità, con timore e dolcezza allo stesso tempo, abbiamo incontrato la morte per poter ricostruire, formare e trasformare noi stessi. Lo strumento che l’Angelo ci mette a disposizione è la GIOIA. Possiamo immaginare un mondo in perpetuo movimento, vivo e animato, privo di ogni spinta vitale, di ogni soddisfazione e di ogni gioia di vivere? Seppur, come Schopenhauer afferma, la quantità di sofferenza supera quella della gioia, la qualità della gioia, benché più rara e di minor durata della sofferenza, è tale da farne conservare la memoria, da custodirne il ricordo, da farne risvegliare la SPERANZA, da far muovere il mondo.

Che cos’è la gioia? Qual è il suo senso profondo? La gioia è l’accordo tra i ritmi, i nostri ritmi. La sofferenza ne è il disaccordo, e in un costante movimento di contrazione ed espansione riscopriamo l’equilibrio tra il ritmo del corpo con il ritmo dell’anima, dell’Io inferiore e dell’Io superiore, un accordo del nostro ritmo intimo con il ritmo divino. Il mondo intero è l’accordo di innumerevoli ritmi. Allora uniamo ciò che si è separato in noi, cuciamo insieme i frammenti della nostra persona con un filo di Luce Divina e portiamo alla luce le scintille che si sono sparse e sono rimaste nascoste, contribuendo alla nostra completezza. Come disse Wirth: “È la Verità che si manifesta senza riserve, togliendo il velo delle apparenze per comunicare il segreto dell’essenza delle cose”.

Il Guerriero in noi è pronto ad abbandonare l’abito del soldato con coraggio, forza e volontà e a ricominciare da se stesso per poi portare la propria luce nel mondo. Il Guerriero ha imparato ad aspettare, con pazienza e fiducia, ad abbandonare le divise, le corazze, le uniformi, per risvegliare la sua Potenza rinnovatrice per risorgere a se stesso.

Cristin Gioia Naldi Questo articolo può essere condiviso e divulgato citando la fonte dello stesso Blog privo di modifiche. Immagini protette da copyright.

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