top of page

ENERGIE DI DICEMBRE

ree

Il mese di dicembre porta con sé l’energia dei numeri 12/3, 21/3 e 23/5. È un momento di conclusione, ciò che appartiene al passato va lasciato andare, così da poterci aprire a nuove possibilità. Per farlo, è importante restare presenti e radicati, evitando reazioni impulsive o fughe emotive (23/5).


Questa fase ci invita ad affiorare dall’ombra, a liberarci del peso del controllo, del giudizio e dell’eccessiva autocritica. È un periodo che ci incoraggia a esprimerci con sincerità, prima con noi stessi, poi con gli altri, e a riconoscere quando viviamo ancora prigionieri delle aspettative altrui (12). Lasciare spazio a ciò che sentiamo davvero può rendere questo passaggio più leggero e autentico.


Il numero 21, legato all’arcano Il Mondo, è il fuoco che negli ultimi anni ci ha bruciati e trasformati. È simbolo di compimento, integrazione e di una nuova apertura. Un’integrazione che può avvenire solo se, dopo aver toccato le nostre ferite più profonde, siamo riusciti a risalire dalle ceneri. I conflitti radicati nell’energia del Mondo ci hanno offerto l’occasione di superare i nostri limiti, proteggere i confini, sciogliere i condizionamenti del passato e sostituire sensi di colpa, sacrificio e repressione (12) con una forma più quieta e solida di amore verso di noi. È questo amore che oggi ci guida nel riconoscere ciò che sta germogliando dentro (3).


Se abbiamo avuto il coraggio di osservare la nostra vita da un’altra prospettiva (12), e siamo stati sinceri nel farlo, allora qualcosa può davvero evolvere. In caso contrario, potremmo ritrovarci fermi nello stesso punto, credendo di essere andati oltre solo perché abbiamo reso più sopportabile ciò che ci spaventa. Senza onestà, il cambiamento (5) resta un’idea, non un passo reale.


Chi ha rotto il guscio, chi ha osato dire la propria verità, chi ha iniziato a riconoscere il proprio valore senza misurarlo negli occhi degli altri… ora comincia, lentamente, a celebrare la propria esistenza. 

È l’energia del 3 e del 5: ri-nascita, espressione, movimento, libertà, cambiamenti che preparano a un nuovo cammino.


Il potere della ventunesima lettera ebraica Shin – ש è il potere del Fuoco. È una delle tre lettere madri, rappresenta equilibrio, creatività, scambio, movimento. Il fuoco della ש è uno strumento di trasformazione che richiede consapevolezza, può scaldare o distruggere, purificare o disgregare, rinnovare o consumare. Dipende da come scegliamo di usarlo, da come viviamo e da cosa decidiamo di lasciare andare.

La ש Shin calma la mente e l’affollamento dei pensieri; invita a sciogliere schemi antichi e a trasformare le immagini di noi stessi nate dai condizionamenti del passato. Suggerisce il canto, la meditazione o la preghiera come vie per riconnetterci alla parte più alta e più vasta di noi.


E forse dicembre ci chiede di avere il coraggio di restare presenti mentre cambiamo, lasciando che la nostra verità, come la fiamma silenziosa della ש, illumini il passo successivo, senza bisogno di sapere già dove ci condurrà.


COSA FARE 

  • Lasciare andare ciò che trattiene nel passato.

  • Riconoscere i propri bisogni reali, non quelli costruiti per compiacere gli altri.

  • Celebrare la propria presenza, scegliersi, ascoltarsi, concedersi spazio.

  • Esprimersi con sincerità.

  • Alleggerire il giudizio e l’autocritica.

  • Ritrovare spontaneità e autenticità. Osare.

  • Utilizzare pratiche che centrano e chiariscono la mente (canto, meditazione, preghiera) come suggerito dalla shin ש.

  • Accogliere ciò che sta germogliando.

  • Restare radicati e con i piedi per terra.


COSA EVITARE 

  • Fuggire nel controllo o nei tentativi di gestire tutto per non sentire il cambiamento.

  • Agire impulsivamente o prendere decisioni avventate (23/5).

  • Restare intrappolati nelle aspettative degli altri.

  • Ricadere nei vecchi schemi di colpa, sacrificio o repressione (12).

  • Evitare il rischio necessario alla trasformazione, per timore del vuoto.

  • Caricarsi di ruoli e maschere, credendo che ci proteggano più della sincerità.

  • Rinunciare alla spontaneità, sostituendola con compiacenza o rigidità.

  • Restare ancorati al passato.

  • Vivere nell’illusione di aver concluso un ciclo senza averlo davvero attraversato.


Mantra di dicembre con la luce della Lettera ebraica Shin ש


1. Lascio andare ciò che pesa, e ritorno a me.

2. Ascolto la voce che sorge dentro, senza chiedere il permesso a nessuno.

3. Apro una porta alla volta, senza forzare il passo.

4. Non rincorro approvazioni, scelgo la mia verità.

5. Non travesto le vecchie paure, le guardo e le attraverso.

6. Lascio che il fuoco della ש purifichi senza bruciare, illumini senza accecare.



Questo articolo può essere condiviso e divulgato citando la fonte dello stesso Blog, rispettandone la forma, priva di modifiche. Immagini protette da copyright.

©2022 SPIRIT Blog di Cristin Gioia Naldi



  • LinkedIn - cerchio grigio
  • Instagram - Grigio Cerchio

PRIVACY POLICY | COOKIE POLICY

©2022 COPYRIGHT SPIRIT di Cristin Gioia Naldi.

Tutti i diritti sono riservati.

Creato con amore con Wix.com da Daesy Mottini Design

bottom of page